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Il 17 maggio 2025

Giornata della Ristorazione 2025

La Giornata della Ristorazione 2025 è un’iniziativa ideata da FIPE per valorizzare e rafforzare i valori ed il ruolo della ristorazione e della gastronomia italiana. Un’iniziativa popolare, inclusiva, solidale e pro...

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Rapporto Ristorazione FIPE 2025

Ristorazione in provincia, tanti occupati ma imprese in diminuzione

Alla fine del 2024 risultano attive 2.577 imprese nel settore della ristorazione in provincia di Livorno, su un totale di 21.927 in tutta la Toscana e 327.850 a livello nazionale. La provincia labronica rappresenta quind...

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Corso gratuito per iscritti E.Bi.T. Tosc.

Sushi di carne e cotture a bassa temperatura

Un corso completo per acquisire le tecniche di cottura a bassa temperatura e l'arte del sushi di carne. Rivolto a titolari e addetti macellerie e a cuochi e ristoratori. Si svolgerà i giorni 7 - 14 - 28 maggio 2025...

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Come affrontare il passaggio generazionale in azienda: guida per imprenditori

Il passaggio generazionale è una delle fasi più delicate nella vita di un’impresa familiare. Pianificarlo con attenzione è essenziale per garantire continuità, valore e stabilità nel tempo.

 

Perché è importante pensarci per tempo

Molte aziende italiane, soprattutto a conduzione familiare, non riescono a superare la transizione tra una generazione e l’altra. Spesso i figli o i nipoti non hanno le competenze, la motivazione o la preparazione per raccogliere il testimone.

Per questo motivo, l’imprenditore deve chiedersi: chi prenderà il mio posto? E soprattutto: sarà in grado di farlo?

 

Valutare competenze e attitudini

Un vero passaggio generazionale non si improvvisa. Serve un periodo di affiancamento, in cui i potenziali successori possano imparare dall’esperienza diretta, acquisire conoscenze tecniche e manageriali, e dimostrare di avere lo spirito imprenditoriale necessario.

Oltre all’esperienza sul campo, è fondamentale anche la formazione universitaria, soprattutto in ambito economico-aziendale.

Questo perché molte decisioni imprenditoriali, anche se prese consultando dei professionisti, richiedono comunque la comprensione di concetti, numeri, norme, tecniche industriali e commerciali, che non si possono acquisire solamente con l’affiancamento, richiedendo invece lo studio di testi universitari e tecnici, e la frequenza di lezioni.

 

I passaggi fondamentali per pianificare la successione

Ecco alcune azioni chiave da considerare per preparare il passaggio:

  • Valutare la forma giuridica: trasformare l’azienda in una società di capitali (come una Srl) può semplificare la trasmissione.
  • Separare il patrimonio personale da quello aziendale per una maggiore chiarezza e tutela.
  • Creare organi societari (es. consiglio di amministrazione) per responsabilizzare i successori e rendere trasparente la governance.
  • Pulire il bilancio: una verifica completa della situazione economica è utile anche per un’eventuale cessione esterna.
 

Le opzioni per realizzare il passaggio generazionale dell’impresa

Il trasferimento di un’azienda agli eredi può essere previsto con un atto tra vivi, oppure con un lascito testamentario.

La prima soluzione presenta una maggiore flessibilità in termini di modalità attuative, oltre a consentire eventuali interventi correttivi (la cui opportunità può emergere con l’evoluzione della situazione), mentre le disposizioni testamentarie, per definizione, non sono modificabili, ed inoltre devono affrontare contestualmente anche molte altre questioni, tra cui la ripartizione del patrimonio personale dell’imprenditore “de cuius”.

Tra gli atti tra vivi, utili per il passaggio generazionale dell’impresa, vi sono:

  • La Donazione
  • Il Patto di famiglia
  • Il Trust
  • La Holding di famiglia
  • Il Testamento
 

Vendere o trasmettere l’impresa?

Se i successori non sono interessati o idonei, la vendita dell’azienda può essere un’alternativa concreta. In ogni caso, l’importante è fare una scelta consapevole, ben ponderata e supportata da consulenti esperti.

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Il 17 maggio 2025

Giornata della Ristorazione 2025

La Giornata della Ristorazione 2025 è un’iniziativa ideata da FIPE per valorizzare e rafforzare i valori ed il ruolo della ristorazione e della gastronomia italiana.

Un’iniziativa popolare, inclusiva, solidale e profondamente etica che ha come obiettivo primario quello di invitare tutti gli italiani a celebrare la condivisione di un rinnovato sentimento di comunità.

La Giornata si svolgerà il 17 Maggio 2025, con l’obiettivo di riunire ristoratori di ogni livello e celebrare insieme l’ospitalità.

Partecipa con il tuo ristorante presentando un piatto o una ricetta, eventualmente anche già presente nel menu, che abbia come ingrediente significativo l’uovo.

Per ulteriori informazioni visita il sito: giornatadellaristorazione.com/

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Rapporto Ristorazione FIPE 2025

Ristorazione in provincia, tanti occupati ma imprese in diminuzione

Alla fine del 2024 risultano attive 2.577 imprese nel settore della ristorazione in provincia di Livorno, su un totale di 21.927 in tutta la Toscana e 327.850 a livello nazionale. La provincia labronica rappresenta quindi circa l’11,8% del tessuto regionale, confermandosi come una delle realtà territoriali più significative per numero di attività legate alla ristorazione.

Federica Garaffa Cristiani, presidente provinciale FIPE Confcommercio Livorno: "I dati mostrano con chiarezza un settore sotto pressione. A Livorno abbiamo un saldo negativo di 80 imprese nella ristorazione, su un totale di oltre 2.500 attività: significa che molte aziende faticano a reggere l’urto dei costi crescenti, dell’instabilità economica e della contrazione dei consumi. La crisi non è più solo figlia della pandemia: oggi pesano l’inflazione, l’aumento del costo del lavoro, gli affitti commerciali e l’incertezza sul futuro. La ristorazione continua a rappresentare una leva fondamentale del turismo e dell’identità cittadina, ma servono politiche locali e nazionali più coraggiose per sostenere chi ogni giorno tiene alzata la saracinesca".

Federico Pieragnoli, direttore generale Confcommercio Livorno: "Il calo delle imprese attive nel settore della ristorazione si inserisce in un quadro più ampio di sofferenza del commercio e dei servizi. La Toscana conta quasi mille imprese in meno nel comparto, e la provincia di Livorno ne rappresenta una quota significativa. Il tema oggi non è più la ripartenza, ma la tenuta: la tenuta delle famiglie, dei margini aziendali, dell’occupazione. Le imprese hanno bisogno di stabilità normativa, fiscalità sostenibile e misure concrete di incentivo. Se non si affrontano questi nodi strutturali, il rischio è vedere spegnersi non solo le insegne, ma interi pezzi di città".

Nel 2024, in Toscana si contano 79.159 lavoratori dipendenti nei pubblici esercizi, un comparto che a livello nazionale coinvolge oltre 1 milione e 142 mila addetti. La provincia di Livorno registra 8.059 occupati, collocandosi tra le realtà toscane più dinamiche dopo Firenze (24.879) e Lucca (11.565). Seguono a distanza province come Pisa (7.021), Grosseto (5.741), Siena (5.732) e Arezzo (5.265). "Questi numeri", conclude Pieragnoli, "confermano il peso strategico del settore non solo in termini economici, ma anche occupazionali: bar, ristoranti e attività di somministrazione rappresentano una fondamentale leva di impiego, in grado di assorbire personale anche da altri comparti e contribuire significativamente alla tenuta sociale ed economica del territorio".

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Corso gratuito per iscritti E.Bi.T. Tosc.

Sushi di carne e cotture a bassa temperatura

Un corso completo per acquisire le tecniche di cottura a bassa temperatura e l'arte del sushi di carne.

Rivolto a titolari e addetti macellerie e a cuochi e ristoratori.

Si svolgerà i giorni 7 - 14 - 28 maggio 2025 dalle 15:00 alle 18:00, alla LTA Cooking School.

Prenotazioni: turismo@confcommercio.li.it, 0586.1761054

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NASpI anticipata: incentivi all’autoimprenditorialità

Il lavoratore che ha diritto alla corresponsione dell’indennità di disoccupazione NASpI può richiedere la liquidazione anticipata, in un’unica soluzione, dell’importo complessivo del trattamento spettante e non ancora erogato. Questo a titolo di incentivo all’avvio di un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico abbia come oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio.

La finalità dell’incentivo è quella di favorire l’avvio di attività connotate da autonomia e da un certo grado di rischio d’impresa, come il lavoro autonomo in senso stretto, l’attività di impresa e la sottoscrizione di quote di capitale di una cooperativa.

 

In quali casi si può richiedere la NASpI anticipata?

I casi in cui è possibile richiedere la NASpI anticipata sono i seguenti:

  • attività professionale esercitata da liberi professionisti anche iscritti a specifiche casse;
  • attività di impresa individuale commerciale, artigiana, agricola;
  • sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico abbia ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio;
  • costituzione di società unipersonale (Srl, Srls e Spa) caratterizzata dalla presenza di un unico socio ovvero costituzione o ingresso in società di persone (Snc o Sas) in quanto il reddito derivante dall’attività svolta dal socio nell’ambito della società è fiscalmente qualificato reddito di impresa;
  • costituzione o ingresso in società di capitali (Srl) per la medesima considerazione sulla natura del reddito derivante dall’attività in ambito societario, qualificato anch’esso fiscalmente reddito di impresa.

L’incentivo dell’autoimprenditorialità è esteso anche al lavoratore che desidera dedicarsi pienamente ad un’attività autonoma già avviata prima o durante il rapporto di lavoro che ha portato alla fruizione dell’indennità.

L’importo della NASpI anticipata corrisponde alla somma totale delle mensilità di indennità di disoccupazione che il lavoratore deve ancora percepire. Se al momento della richiesta si sta già ricevendo la NASpI, saranno anticipate le mensilità dovute. L’importo viene erogato al netto degli assegni per il nucleo familiare, non essendo previsti per i lavoratori autonomi.

 

NASpI: a quanto ammonta l’importo dell’indennità?

La misura dell’indennità NASpI è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se la retribuzione è inferiore a un importo di riferimento stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT e reso noto ogni anno dall’Inps con circolare pubblicata sul sito.

Il lavoratore può richiedere l’intera liquidazione anticipata del trattamento spettante e non ancora erogato in un’unica soluzione. Per esercitare tale diritto il lavoratore deve presentare all’INPS apposita domanda telematica di anticipazione entro trenta giorni dalla data di inizio dell’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa. Il termine è a pena di decadenza.

 

Per ricevere maggiori informazioni e una consulenza sulla NASpI anticipata, rivolgersi al Caf e Patronato 50 & Più Livorno:

Responsabile - Francesca Biagioni
333 7070313
f.biagioni@enasco.it

Per ricevere tutte le informazioni sullo START UP di impresa per l'avvio di una nuova attività, rivolgersi a Confcommercio:

Responsabile Area Tecnica - Irene della Croce
349 6810752
areatecnica@confcommercio.li.it

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Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

 

Il bando prevede un regime di agevolazioni, concesse sotto forma di contributo in conto impianti, per i programmi di investimento delle PMI finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o mini eolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.

 

SOGGETTI BENEFICIARI
Possono beneficiare delle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese, anche costituite in forma cooperativa, ad esclusione di quelle che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura.

 

TIPOLOGIA DI INTERVENTI AMMISSIBILI
Ai fini delle agevolazioni, sono ammesse le spese relative ad una sola unità produttiva del soggetto
proponente, per:
1. l’acquisto, l’installazione e la messa in esercizio di beni materiali nuovi strumentali, in particolare impianti solari fotovoltaici o mini eolici, sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
4. apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
5. sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
6. diagnosi energetica ex ante necessaria alla pianificazione degli interventi.

 

ENTITÀ E FORMA DELL'AGEVOLAZIONE
Le agevolazioni saranno assegnate nella misura massima del:
• 30% per le medie imprese
• 40% per le micro e piccole imprese
• 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento
• 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti
dal decreto.

Ai fini delle agevolazioni sono ammesse le spese comprese tra 30.000 euro e 1 milione di euro.

 

PROCEDURA VALUTATIVA
L’agevolazione verrà concessa sulla base di una procedura valutativa a graduatoria, basata sui seguenti criteri:
a) rapporto tra la potenza nominale degli impianti per la produzione di energia elettrica oggetto del
programma di investimenti e il fabbisogno complessivo annuo di energia dell’unità produttiva oggetto di intervento;
b) incidenza, esclusivamente nell’ambito del programma di investimento in tecnologie solari
fotovoltaiche oggetto della domanda di agevolazione, dei costi riferiti all’acquisto di moduli solari
fotovoltaici iscritti nel Registro delle tecnologie per il fotovoltaico rispetto all’ammontare
complessivo delle spese previste per il medesimo programma;
c) sostenibilità economica dell’investimento, calcolata come rapporto tra l’importo del margine
operativo lordo dell’esercizio finanziario relativo all’ultimo bilancio approvato o all’ultima
dichiarazione dei redditi presentata e l’ammontare complessivo del programma di investimento
oggetto della domanda di agevolazione.
d) possesso di pertinenti certificazioni ambientali di processo, in corso di validità alla data di
presentazione della domanda, da parte del soggetto proponente.
Verranno concesse delle premialità qualora il soggetto richiedente sia in possesso:
– del rating di legalità;
– della certificazione della parità di genere.

Le agevolazioni sono concesse ai sensi di quanto previsto dall’articolo 41 del regolamento GBER.
Fermo restando il rispetto del principio del divieto di doppio finanziamento di cui all’articolo 9 del
regolamento (UE) 2021/241, le agevolazioni concesse non possono essere cumulate sugli stessi costi ammissibili con altri aiuti di Stato compresi quelli concessi in de minimis ma possono essere cumulate con altre agevolazioni non rientranti nella definizione di aiuti di Stato purché ciò non comporti al superamento dell’intero costo ammissibile.

 

TEMPISTICHE
La domanda di agevolazione deve essere presentata a partire dalle ore 12.00 del giorno 4 aprile 2025 e fino alle ore 12.00 del 17 giugno 2025.
L’impresa ha a disposizione 18 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione per completare
l’investimento (20 mesi in caso di leasing finanziario).

 

Per maggiori informazioni e per accedere al bando, Confcommercio è a disposizione:

Sabrina Pucci | s.pucci@centrofidi.it | 344.2544138
Francesca Cagnoni | f.cagnoni@centrofidi.it | 388.0664217

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Proroga polizze catastrofali per le PMI

Via libera del Consiglio dei Ministri del 28/03/25 al decreto legge che proroga, per alcune categorie di imprese, l’obbligo di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.  

l termine del 1 aprile viene differito:

  • al 1 ottobre 2025 per le medie imprese
  • al 1 gennaio 2026 per le piccole e micro imprese

Rimane invece confermato al 1 aprile il termine per le grandi imprese, ma senza tener conto, per ulteriori 90 giorni, dell’eventuale inadempimento dell’obbligo di assicurazione nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.

Per maggiori informazioni e per ricevere una consulenza dedicata, l’Area Marketing e Comunicazione di Confcommercio è a disposizione:

Elettra Zazzeri
Tel. 
0586 1761011
Email marketing@confcommercio.li.it

Chiara Mangani
Tel. 
0586 1761059
Email. stampa@confcommercio.li.it

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Riduzione SIAE per intrattenimenti senza ballo

FIPE ha ottenuto da SIAE la modifica di alcuni aspetti dell'accordo:
a) gli esercenti richiedenti permesso non devono più dichiarare l'esatto volume d'affari dell'esercizio, bensì la fascia tariffaria in cui esso ricade;
b) nel caso in cui gli esercenti organizzino gli intrattenimenti in sale separate dal resto del locale, viene ora presa a riferimento solo la superficie delle sale dedicate;
c) è stata reintrodotta, a costi ridotti, la tariffa karaoke, inizialmente abolita. Per il 2025 sono state confermate le stesse condizioni, con solo l’incremento ISTAT dello 0,6%. La tariffa annuale, per singolo apparecchio, per il 2025 ammonta quindi a 452,70 euro.
La SIAE ha ora accettato di introdurre un'ulteriore agevolazione, in accoglimento delle istanze di FIPE, che va a premiare e ad incentivare quegli esercenti che fanno dell'intrattenimento musicale un elemento fondamentale della loro offerta al pubblico: viene infatti riconosciuta una riduzione delle tariffe del 30% a valere sugli intrattenimenti musicali eccedenti le 20 unità nel corso di ciascun mese.

La riduzione verrà riconosciuta esclusivamente in presenza di un unico permesso della durata massima di 31 giorni consecutivi nel quale risulteranno indicate le date dei singoli intrattenimenti.

In accoglimento delle istanze della Federazione, la SIAE ha introdotto una riduzione del 30% (già operativa) sugli intrattenimenti musicali senza ballo eccedenti le 20 unità nel mese.

Restano confermate le riduzioni tariffarie del 5% (da 5 a 10 intrattenimenti mensili), del 10% (da 11 a 15 trattenimenti mensili) e del 20% (da 16 a 20 trattenimenti mensili).

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AMMINISTRATORI DI SOCIETA': PEC PERSONALE ENTRO IL 30.06.2025

Il MiMit, ha fornito chiarimenti sull'obbligo di iscrizione nel Registro Imprese del domicilio digitale/PEC degli amministratori di società, introdotto dalla Finanziaria 2025.

L'obbligo interessa non soltanto le società costituite dal 01.01.2025 ma anche quelle costituite prima di tale data.

Queste ultime devono comunicare l'indirizzo PEC degli amministratori entro il 30 giugno 2025.

Inoltre: gli amministratori non possono utilizzare l'indirizzo PEC comunicato dalla società.
Ogni amministratore deve quindi dotarsi di una PEC personale distinta da quella della società; in presenza di una pluralità di amministratori, va iscritto un indirizzo PEC per ciascuno di essi. Il soggetto che risulta amministratore di più società può scegliere di utilizzare un'unica PEC o più PEC.

Per informazioni: assistenzaimprese

Le ultime tendenze del commercio: quali sono e come restare competitivi

​Negli ultimi mesi, il settore del commercio ha assistito all’emergere di tendenze significative che stanno ridefinendo le strategie degli operatori. Questi trend si concentrano principalmente su due ambiti: l’innovazione tecnologica, in particolare l’Intelligenza Artificiale (IA), e l’importanza crescente del capitale umano.

 

Intelligenza Artificiale nel Retail

L’Intelligenza Artificiale ha rivoluzionato il commercio, offrendo strumenti avanzati per migliorare l’esperienza del cliente e ottimizzare le operazioni aziendali. Un esempio emblematico è ChatGPT, che ha reso l’IA accessibile al grande pubblico. Tuttavia, per sfruttare appieno queste tecnologie, le aziende devono affrontare due sfide principali:​

  1. Accesso ai Dati: Disporre di dati accurati e ben organizzati è fondamentale. In Italia, molte aziende, anche di grandi dimensioni, devono ancora affrontare questa sfida.​
  2. Investimenti e Competenze: È necessario investire sia in strumenti tecnologici avanzati sia nella formazione di personale qualificato capace di utilizzarli efficacemente.​

Per le piccole e micro imprese, l’Intelligenza Artificiale Generativa (Gen AI) rappresenta un’opportunità interessante. Questa tecnologia infatti, può ad esempio facilitare la creazione di contenuti per i propri canali di comunicazione, non rinunciando alla presenza digitale, fondamentale per il posizionamento e la visibilità.

 

Il Valore del Capitale Umano

Parallelamente all’evoluzione tecnologica, l’attenzione verso il capitale umano è diventata sempre più centrale. Le aziende si interrogano su come attrarre, motivare e fidelizzare i collaboratori. Spesso, però, si affidano a modelli tradizionali che risultano inefficaci. È cruciale considerare l’impresa come un organismo vivente, curando non solo gli aspetti economici, ma anche il potenziale umano dei collaboratori.​

Stimolare la creatività e promuovere connessioni tra le persone favorisce un ambiente lavorativo positivo, aumenta il benessere aziendale e incoraggia soluzioni innovative. Adottare uno stile di leadership moderno, con responsabili che fungano da ambasciatori dei valori aziendali, è fondamentale per trattenere i talenti e migliorare la reputazione dell’impresa. Nel settore retail, ad esempio, i clienti percepiscono rapidamente il clima di un negozio attraverso le interazioni e l’atteggiamento del personale.​

 

Tendenze di Consumo: Esperienza, Tempo, Semplicità e Sostenibilità

Oltre alla tecnologia e al capitale umano, emergono tendenze di consumo che influenzano le scelte dei clienti:​

  • Centralità dell’Esperienza: I consumatori cercano esperienze d’acquisto coinvolgenti e multisensoriali.​
  • Valore del Tempo e Semplicità: La rapidità e la facilità nel processo di acquisto sono sempre più apprezzate.​
  • Sostenibilità: Cresce l’attenzione verso prodotti e servizi eco-friendly, con consumatori più consapevoli dell’impatto ambientale delle loro scelte.​

Queste aree rappresentano opportunità su cui gli operatori del commercio e dei servizi possono costruire strategie efficaci per i prossimi anni.

 

Strategie per gli Operatori del Commercio

Per affrontare con successo queste sfide e capitalizzare sulle tendenze emergenti, gli operatori del commercio possono seguire alcune linee guida:

  1. Analizzare il Proprio Posizionamento: Comprendere la propria posizione nel mercato e le caratteristiche distintive dell’offerta.​
  2. Valutare le Pratiche Attuali: Esaminare le strategie in uso per identificare punti di forza e aree di miglioramento.​
  3. Conoscere le Aspettative dei Clienti: Condurre indagini per comprendere le esigenze e le preferenze della clientela.​
  4. Definire le Priorità: Stabilire obiettivi chiari e realistici in base alle risorse disponibili.​
  5. Sviluppare e Testare Nuove Idee: Implementare innovazioni in modo controllato, monitorando i risultati e apportando eventuali correzioni.​
 

Adattarsi a queste tendenze e implementare strategie mirate consentirà agli operatori del commercio di rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione.